Perchè dovrei fare post produzione fotografica?

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Perchè dovrei fare post produzione fotografica?

In questa era digitale è importante la posizione “sì o no” su fotoritocco e post produzione fotografica.

Tema fervido del mondo fotografico, da anni, del quale voglio provare a fare una analisi onesta in quanto l’argomento della post produzione e fotoritocco sulla fotografia è qualcosa di piuttosto delicato e un campo nel quale è facile trovare pareri diametralmente opposti. Tipicamente la fazione che fa la voce più grossa è quella di chi la detesta, la denigra e non la applica (e non la sa fare aggiungo io), mentre il resto della platea la applica in svariate misure.

Se hai letto il mio articolo quando per una buona Fotografia di Paesaggio serve prima di tutto un Fotografo! saprete già che personalmente reputo la post produzione un passaggio fondamentale e anche molto importante per la buona riuscita di una fotografia, specie se di paesaggio.

Qui non si tratta di finzione. Se scriviamo un pezzo, poi lo rileggiamo per correggere errori: questa stessa attenzione, tale rispetto doveroso va reso anche alle nostre fotografie.

Non si tratta nemmeno di voler fare il fotografo o meno. Nel momento in cui ti accingi a scattare una fotografia, tu sei un fotografo. Come tale osservi, progetti, curi, metti in scena una storia che desideri possa restare nel tempo e nello spazio della tua esistenza. Tra dieci o vent’anni potrai avere voglia di vedere le tue fotografie della vita e che ne dici di renderle straordinarie ora?

Per esaminare approfonditamente l’argomento post produzione reputo sia importante fare una distinzione tra “Sviluppo Digitale” e “Fotoritocco”.

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Sviluppo digitale

Lo sviluppo digitale è il passaggio fondamentale per migliorare la qualità delle tue fotografie scattate in RAW, ovvero il negativo digitale, (avremo modo di parlare approfonditamente di che cos’è questo formato e delle sue peculiarità), incrementando notevolmente la capacità espressiva delle tue immagini. Si tratta di effettuare digitalmente lo stesso lavoro che un tempo veniva fatto in camera oscura; era fondamentale un tempo e resta basilare anche nella fotografia moderna.

Quante volte avete sentito la frase “Io non post-produco perché io voglio fare le foto in versione fedele alla realtà”? Spero per voi siano poche: io purtroppo l’ho sentita una miriade di volte, e ogni volta sospiro, provando a condividere un concetto che non sempre attecchisce.

La nostra fotocamera, per quanto costosa e sofisticata, è molto più scadente dei nostri occhi e quello che realmente vediamo davanti a noi, spesso non riesce a trovare raffronto immediato nel nostro scatto. Non trova riscontro VISIVO immediato, ma in realtà il sensore ha catturato molte informazioni che possono essere enfatizzate, rielaborate e mostrate nella fase di sviluppo digitale. La nostra macchina fotografica da sola, specie se non di altissimo livello, a volte non è in grado di rappresentare la “realtà”, punto.

Per farti un esempio cito la classica foto di un ritratto controluce al tramonto. Noi riusciamo a vedere bene sia la persona che il sole, mentre la nostra fotocamera non riesce a esporli correttamente entrambi (il cielo sarà bianco e la persona ben esposta, oppure il cielo verrà ben illuminato mentre la persona risulterà solo una silhouette nera).  Attraverso lo sviluppo del RAW noi andiamo a recuperare quelle informazioni che sembrano essere assenti, come ad esempio il cielo completamente bianco o la persona tutta scura e le andiamo a mostrare ed aggiustare affinché risultino molto più simili a come realmente le abbiamo percepite.

Non si tratta di creare, cancellare, spostare, aggiungere nulla, ma semplicemente di accentuare le informazioni che la nostra macchina fotografica ha registrato e che non sono immediatamente visibili.

E se invece io scatto in JPEG? Il JPEG è un formato di immagine già sviluppato automaticamente dalla nostra macchina fotografica secondo i suoi criteri e le regole scolpite nel silicio. Come tutti gli automatismi, non ci permette quasi alcun controllo e quindi o ci piace il risultato (spesso è così) oppure possiamo fare ben poco per poterlo correggere e riportare verso il nostro desiderio. Il file JPEG non richiede nessuno sviluppo digitale e se siamo soddisfatti dei risultati allora saremo già felici così. Se invece notiamo qualcosa che non ci sconfinfera e vogliamo provare ad aggiustarlo in prima persona, ottenendo quindi esattamente quello che desideriamo, allora dovremo scattare in RAW ed effettuare noi lo sviluppo digitale.

Tra i software più diffusi per lo sviluppo digitale vi sono Lightroom, Camera RAWLuminarCapture One e sono tutti  a pagamento. Una versione gratuita per incominciare a prendere confidenza con questo mondo è GIMP o Rawtherapee.

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Fotoritocco

Il fotoritocco possiamo definirlo proprio come tutto ciò che viene dopo lo sviluppo del RAW: consiste nell’enfatizzare, ulteriormente, determinate caratteristiche di una foto, aggiungendo, eliminando, modificando e alterando la fotografia. Mentre reputo lo sviluppo digitale il minimo imprescindibile da applicare a tutte le fotografie in RAW, il fotoritocco diventa assolutamente facoltativo e non sempre adatto. Dipenderà molto dai propri gusti personali e dalle proprie esigenze andare avanti per questa strada.

Il limite del fotoritocco è solo la tua fantasia. Si può fare davvero di tutto tant’è che sono molto popolari oggi le figure dei digital artist che creano dei veri e propri quadri molto realistici che sono prevalentemente frutto di manipolazioni digitali. Questo non significa che anche voi dovete spingervi fino a questi livelli, assolutamente no!  Si possono modificare le proprie foto, migliorandone alcuni aspetti come ad esempio accentuare la luce o i chiari-scuri creati dalle ombre, senza arrivare a creare l’inverosimile come l’aurora boreale sopra il Colosseo o le ninfee nei canali di Venezia!

Il fotoritocco diventa imprescindibile se si vogliono applicare tecniche fotografiche più avanzate (ad esempio focus-stacking o fusioni di più immagini assieme). Alcune di queste tecniche si possono ottenere anche in fase di scatto, come ad esempio la fotografia di startrail, ma spesso diventa estremamente più semplice e di miglior qualità, farlo successivamente in post-produzione.

Per il mio personale flusso di lavoro mi piace sempre effettuare un po’ di fotoritocco sui miei scatti perché penso mi permetta di esprimere meglio quello che ho intenzione di comunicare attraverso le mie fotografie, riuscendo a infondere nelle immagini la mescolanza delle emozioni provate al momento del click.

Lo trovo inoltre anche divertente! Mi piace riuscire a lavorare sulle foto fino ad arrivare al risultato che mi sono prefissato e se comincerai ad appassionarti anche tu vedrai come di giorno in giorno migliorerai e andrai ad effettuare sempre un passo in più verso i tuoi obiettivi ideali.

Il software più diffuso e completo in assoluto è Photoshop che ovviamente è a pagamento, ma GIMP può essere una valida alternativa gratuita per cominciare.

Per concludere iniziate a porvi una serie di domande e in base alle risposte ecco le mie indicazioni in sintesi:

  • Scatto in JPEG e non voglio niente di più dalle mie foto: hai già raggiunto il nirvana e non devi fare altro!
  • Scatto in JPEG ma vorrei un qualcosa di più: inizia a scattare qualche foto in raw e a imparare a sviluppare le fotografie, cercando di ottenere i risultati prefissati.
  • Vorrei portare i miei JPEG ad un livello ancora più alto. Vorrei aggiungere o togliere qualcosa dalle foto: Inizia a considerare l’idea di effettuare un po’ di fotoritocco 😉
  • Ti piace la fase di post produzione? Benvenuto nel club! Ne imparerai una nuova ogni giorno e non smetterai mai di migliorare!

Per me è Sì a post produzione e fotoritocco tutta la vita sulle mie fotografie!

Se anche tu rientri nelle ultime tre ipotesi e vorresti approfondire la conoscenza delle tecniche attraverso un corso collettivo oppure un percorso individuale non esitare a contattarmi!

Risin e Kelling Sunset
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Oliveto

2 Comments

  1. Caro bravo Francesco e’ un po che ti seguo, mi sono iscritto perche voglio riappassionarmi nuovamente alla fotografia. Ho una certa eta’ non piu giovanile come te, in passato ho avuto macchine come ferrania, yashica, canon ftb, mamiya c330, mamiya 645, zenza bronica etrs, nikon fm, nikon d70. Come puoi notare nulla di estremamente digitale come quelle attuali. Adesso, prima di fare corsi, desidero acquistare una fotocamera definitiva
    di ottimo livello per un uso ritratto e sopratutto paesaggio di grande definizione nei dettagli. Ti chiedo un aiuto per una scelta di qualche fotocamera che possa esprimere jpeg pronti all’uso almento per iniziare a fare pratica per poi passare alla postproduzione. Mi e’ gradita una risposta cordialmente Canio Di Bono

    • Buongiorno Canio,
      Che domanda difficilissima! La fotocamera è uno strumento e come tale deve servire per lo scopo prefisso e si deve adattare al meglio ad ogni fotografo. Per questa ragione è difficilissimo riuscire a darti una risposta onesta che ti indirizzi verso una scelta in maniera sicura.
      Posso sicuramente dirti che ogni singola marca di macchina fotografica moderna potrà benissimo fare al caso tuo senza sbagliare di molto (fuji, canon, nikon, sony etc)
      Per essere un po’ più specifici, volendo una grandissima definizione dei dettagli potrei consigliarti una fotocamera con tanti megapixel che aiutano in tal senso (40/50/60 mpx) ed una buona lente adatta a risolvere in maniera corretta un sensore del genere.
      Per la scelta dei jpeg si va molto a gusti. C’è grande consenso nel pubblico sul fatto che i jpeg delle fotocamera fujifilm siano molto belli e pronti all’uso, ma qui mi limito a riportarti il sentito dire in quanto non scatto praticamente mai in jpeg.

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