Gli ISO in fotografia: guida definitiva
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Gli ISO in fotografia: guida definitiva
Uno dei primi argomenti che viene trattato quando studi fotografia è il triangolo dell’esposizione e le sue componenti: Tempi di scatto, Diaframmi ed ISO. Questi hanno un effetto importante sulla luminosità delle tue fotografie e la loro comprensione è fondamentale per poter fotografare con cognizione di causa ed arrivare a scattare in modalità manuale.
- Guida definitiva agli ISO in fotografia – VIDEO
- Che cosa sono gli ISO e a che cosa servono?
- Significato degli ISO
- Valori degli ISO più comuni
- ISO nativi ed estesi – versione semplificata
- Rumore visibile nelle foto
- Quali valori di ISO dovrei usare?
- Modalità ISO automatici nelle fotocamere
- Minimizzare il rumore e massimizzare la qualità
- Falsi miti sugli ISO
- Conclusioni
- Scarica 4 schede didattiche gratuite per approfondire
Se preferisci vedere un video sull’argomento invece di procedere con la lettura puoi guardare questo video, altrimenti prosegui con la lettura qui sotto.
Che cosa sono gli ISO e a che cosa servono?
In parole semplici possiamo definire gli ISO come un parametro della macchina fotografica che influenza la luminosità delle fotografie, schiarendole o scurendole. Man mano che alzi il valore degli ISO le foto diventano più chiare e per questa ragione gli ISO possono aiutare a scattare fotografie in condizioni di poca luce senza intervenire troppo sui tempi di scatto o diaframmi (magari non possiamo perché dobbiamo scattare a mano libera o stiamo già usando il diaframma più aperto concesso dalla lente).
Nonostante l’aiuto fornito dagli ISO, scattare in condizioni di poca luce porta ad avere solitamente fotografie con una sorta di grana, chiamata rumore, molto visibile. Di conseguenza scattare con poca luce è sempre un bilanciamento tra l’avere o meno la foto e la sua qualità.
N.B. Gli ISO NON aumentano il rumore nella foto.
Significato degli ISO
Il termine ISO è l’acronimo di International Organization of Standard, un organismo internazionale che fissa gli standard per moltissimi prodotti e procedure e, nel caso della fotografia parliamo dello standard ISO 12232:2019 che stabilisce una serie di metodi aritmetici e logaritmici per stabilire il rapporto tra sensibilità dei sensori, rumore e livello di esposizione finale della fotografia.
Sono l’evoluzione e la combinazione di altre scale matematiche che in passato regolavano al velocità/sensibilità delle pellicole fotografiche.
Valore degli ISO più comuni
- ISO 100 (low ISO)
- ISO 200
- ISO 400
- ISO 800
- ISO 1600
- ISO 3200
- ISO 6400 (high ISO)
ISO NATIVI ed ESTESI - Versione semplificata
Per ISO Nativi si intende l’intervallo di ISO che permette un incremento di luminosità della fotografia di miglior qualità. Gli ISO estesi invece rappresentano un intervallo maggiore, esteso appunto, per i quali valori l’incremento della luminosità della fotografia è simulata digitalmente e quindi è di minor qualità.
N.B Le frazioni di stop sono considerati sempre iso ESTESI e quindi simulati.
Ove possibile è sempre consigliato utilizzare valori di ISO Nativi per ottenere risultati migliori. I risultati simulati dagli ISO estesi sono riproducibili in maniera più precisa in post-produzione e non aggiungono niente alla qualità della foto.
Il valore base di ISO della tua macchina fotografica è il valore più basso che può raggiungere nella scala di iso nativi e ti permette di avere le foto di qualità migliore, minimizzando il valore del rumore visibile.
Solitamente le fotocamere hanno 100 ISO come valore base, ad eccezione del brand Fujifilm che parte da 200. Alcune macchine fotografiche top di gamma possono partire da valore ISO base nativi anche più bassi come ad esempio i 64 ISO della Nikon D850.
Da notare che se la fotografia che utilizza le potenzialità del sensore (foto a destra) non riesce a registrare l’informazione (nell’esempio il cielo è bruciato) queste non verranno certo recuperate utilizzando l’intervallo esteso, nonostante vi sia uno stop in meno di luminosità. Questo succede perché l’intervallo esteso è solo una simulazione digitale e non una performance reale del sensore!
Rumore visibile nelle foto
Possiamo facilmente notare come a parità di luminosità di due foto, quella scattata ad ISO più alti mostra maggior rumore. Questo è evidente semplicemente confrontando le due foto.
Quello che invece non è affatto evidente è che il maggior rumore visibile non è dovuto agli ISO, bensì ad una quantità minore di luce catturata dalla macchina fotografica dovuta a diaframmi più chiusi o tempi di scatto più veloci.
Dedicherò a questo argomento un articolo specifico molto tecnico, ma nel frattempo posso dire che se le condizioni lo permettono, ti conviene scattare al valore di ISO nativi più basso che puoi per ottenere foto di maggior qualità.
Quali valori di ISO dovrei usare?
Una volta comprese le basi degli ISO resta comunque difficile capire quali valori utilizzare sul campo e situazioni diverse richiedono un uso specifico degli ISO.
Usare valori di ISO bassi
Come abbiamo visto nel paragrafo precedente se le condizioni lo permettono è bene usare valori di ISO nativi il più bassi possibile.
Questo significa che in situazioni dove c’è tanta luce (tipicamente fotografia diurna in esterno) possiamo facilmente gestire i parametri di diaframma e tempi di scatto per ottenere una foto bene esposta e quindi utilizzare il valore di ISO base della fotocamera (spesso 100 o 200).
Lo stesso può accadere ad esempio quando montiamo la macchina su un treppiede e quindi possiamo permetterci di utilizzare tempi di scatto più lunghi.
N.B. ISO Nativi!! Se la macchina fotografica ha un intervallo di ISO nativi di 200-6400 non ha senso utilizzare come valore ISO 100 perché non porterà nessun miglioramento in termini di qualità di immagine rispetto al valore di ISO base di 200.
Usare valori di ISO ALTI
Come visto nell’articolo dedicato ai tempi di scatto, fotografare soggetti in movimento o per evitare il micromosso nelle nostre fotografie non possiamo utilizzare tempi di scatto lenti e di conseguenza per alcuni generi fotografici è necessario ottenere un buon livello di luminosità della foto alzando gli ISO.
Alcuni esempi:
Per fotografare un uccello in volo ed evitare di avere le ali mosse è necessario usare un tempo di scatto molto rapido, 1/1000-1/2000 di secondo. Con questo tempo di scatto ed un valore di diaframma il più aperto possibile concesso dalla mia lente la foto risulta comunque quasi nera, anche di giorno. Di conseguenza l’unico modo per poter scattare la fotografia è incrementare il valore degli ISO.
Per scattare una fotografia a mano libera all’interno di un edificio so che dovrò utilizzare un tempo di scatto mediamente rapido per evitare di avere micromosso nelle mie foto (ipotizziamo intorno a. 1/125 sec). Con un tale valore di tempo di scatto è probabile che l’interno dell’edificio sia troppo buio per avere una foto bene esposta dati i diaframmi comunemente disponibili nelle lenti. Di conseguenza anche in questa situazione dovrò alzare gli ISO per poter scattare la foto bene illuminata.
Modalità ISO automatici nelle fotocamere
Questa impostazione di scatto può aiutare tantissimo nel gestire correttamente e rapidamente la luminosità in situazioni di luce scarsa in quanto demanda alla fotocamera la scelta degli ISO più indicati per il livello di esposizione misurato.
Per mantenere un controllo significativo sulla qualità della foto ed impedire alla macchina fotografica di utilizzare valori di ISO molto alti e quindi avere troppo rumore visibile nelle foto, si possono impostare dei limiti a questa funzione.
Nelle impostazioni si possono indicare un intervallo di ISO MIN E MAX che la fotocamera non deve mai superare. Tipicamente imposto come valore ISO MAX 3200 ISO così sono sicuro che la qualità complessiva delle immagini non ne risentirà mai troppo. Ovviamente la scelta di questo intervallo dipende dalle situazioni e non è da considerarsi fissa.
Minimizzare il rumore visibile e massimizzare la qualità della foto
Fin troppo spesso i fotografi distorcono il concetto dell’usare gli ISO base nativi sempre e comunque.
Si deve sempre tenere conto del tipo di foto che si vuole fare, se contiene movimento o meno, e del tipo di luce disponibile. Una foto tremendamente sotto esposta, anche se con gli ISO al valore base minimo non la si può certo considerare di buona qualità, pertanto consiglio di seguire questi passaggi concettuali prima di scattare una fotografia:
- Scegliere il valore di diaframma più adatto per la profondità di campo che desideriamo
- Impostiamo un tempo di scatto adeguato al movimento, alla lunghezza focale e all’effetto artistico che abbiamo in mente
- Verificare la luminosità con il live view / esposimetro / Istogramma oppure semplicemente provando
- Alzare gli ISO (se necessario) per rendere corretta la luminosità della fotografia
- Effettuare aggiustamenti finali sui tempi e successivamente sugli ISO.
Falsi miti sugli Iso
Riguardo agli ISO si sentono moltissime storie per lo più sbagliate. Errori che purtroppo vengono insegnati a loro volto all’interno dei corsi e trasmessi a generazioni di fotografi. Vediamo insieme alcuni di essi così non sarai tratto in inganno quando li incontrerai:
Gli ISO sono la sensibilità del sensore alla luce: FALSO
Gli ISO non rappresentano la sensibilità alla luce della nostra macchina fotografica. Non hanno nulla a che vedere con gli ASA (velocità) della pellicola fotografica.
La capacità del sensore di catturare più o meno luce dipende dalla sua costruzione: dimensione del sensore, numero di pixel e loro capacità di assorbimento di fotoni.
Gli ISO Influenzano la luce catturata dalla macchina e quindi l’esposizione: FALSO
Tempi e diaframmi indicano per quanto tempo e quanta luce può colpire il sensore quindi influenzano il livello di luce catturata dalla macchina fotografica. Gli ISO invece amplificano il livello di segnale luminoso catturato e lo moltiplicano rendendo una foto più o meno luminosa, senza minimamente interferire con la quantità di luce
Alzare gli ISO in macchina è meglio che alzare la luminosità in post produzione: DIPENDE
Quando utilizzi gli ISO nell’intervallo nativo allora le loro performance in macchina sono migliori rispetto all’aumento di luminosità digitale in post-produzione. Usare valori estesi o frazioni di stop invece non porta alcun beneficio ed è anzi meglio alzare la luminosità in editing, in maniera più puntuale e precisa.
Gli ISO aumentano il rumore nelle foto: FALSO
Il rumore è una componente sempre presente ovunque ci sia un segnale informativo ed in fotografia questa è la luce. Con maggior luce si riesce a catturare, minore sarà la visibilità del rumore, mentre con meno luce catturata il rumore sarà più visibile.
Quando scatti una foto ad alti ISO riesci ad ottenere una foto che altrimenti sarebbe venuta troppo sottoesposta o nera e quindi non vi sarebbe stata luce sufficiente. Utilizzando l’amplificazione di luminosità degli ISO la foto riesce a venire decentemente illuminatà, ma la quantità di luce non cambia che resta sempre poca. Di conseguenza, con poca luce il rumore è molto visibile ed i fotografi tendono ad attribuire questa grande visibilità del rumore agli ISO e non alla poca luce in ingresso.
Leggi l’articolo dedicato per approfondire questo argomento!
conclusioni
Gli ISO sono un parametro importante per il fotografo per riuscire ad ottenere delle fotografie ben illuminate. Ove possibile è da preferirsi operare con tempi e diaframmi, ma questi spesso sono vincolati da necessità tecniche o artistiche e di conseguenza gli ISO diventano l’unico strumento utile per poter scattare una fotografia.
In condizioni di abbondanza di luce o comunque quando le esigenze tecniche e artistiche lo permettono, cerca di utilizzare gli ISO nativi base, ma non aver paura ad alzarli qualora sia necessario per portare a casa uno scatto.
Cerca sempre di utilizzare gli ISO nativi della tua macchina fotografica e non gli ISO estesi, in questa maniera avrai un reale incremento delle qualità dell’immagine. Sarà sempre possibile operare in post-produzione per aumentare la luminosità ed equiparare o migliorare l’effetto degli ISO estesi .
Ricorda sempre che gli ISO non aumentano il rumore, NON sono la sensibilità della macchina fotografica alla luce e non variano la quantità di luce catturata in uno scatto!
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