10 cose che avrei voluto sapere quando ho iniziato a fotografare
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10 cose che avrei voluto sapere quando ho iniziato a fotografare
Se stai facendo i primi passi nel mondo della fotografia, Questo articolo fa proprio al caso tuo perchè ti darò alcuni preziosi consigli che io stesso avrei voluto conoscere quando ho iniziato a fotografare. Se li avessi scoperti subito avrei evitato un sacco di difficoltà, avrei ridotto delle scocciature e avrei risparmiato anche un sacco di soldi!
- Cose che avrei voluto conoscere quando ho iniziato a fotografare – VIDEO
- L’importanza di scattare in RAW
- Comprendere il diaframma ed il numero f
- Regole di composizione, ok fino ad un certo punto
- Lo spauracchio della diffrazione
- L’attrezzatura conta davvero poco
- Lenti migliori vs lenti tuttofare
- I corsi base servono a poco
- Allenare l’occhio fotografico
- Scrivi dei diari di viaggio
- Trova il bello in ogni cosa, anche vicino a casa
- Conclusioni
Se preferisci vedere un video al leggere l’articolo puoi fermarti qui!
l'importanza di scattare in raw
Quando ero agli inizi del mio percorso fotografico non facevo ancora editing e quindi scattavo unicamente in JPEG. Questa era la scelta più sensata e semplice per quel periodo. Il problema è sorto negli anni successivi quando ho iniziato a voler fare editing sulle mie foto e tutti quei JPEG che avevo accumulato si sono rivelati essere dei file non lavorabili.
Un file RAW è estremamente più ricco di informazioni rispetto ad un file JPEG e quindi concede enormi potenzialità per l’editing fotografico.
Il consiglio che posso darti è quello di scattare in RAW fin da subito, in modo tale da avere il tuo archivio fotografico pronto all’uso se un domani vorrai fare editing sulle foto.
Un buon compromesso è scattare in JPEG + RAW così da avere delle foto pronte all’uso (JPEG) e mantenere comunque in archivio la versione più completa e lavorabile per il futuro (RAW).
Certamente questo significa maggior spazio occupato sugli hard disk, ma potrà dare enormi soddisfazioni in futuro quando si vorrà mettere mano alle foto di tanto tempo prima.
Comprendere il diaframma ed il numero f
The diaframma è uno dei parametri più importanti che il fotografo può gestire. Esso si occupa sia di regolare l’esposizione delle foto sia di regolare l’ampiezza della profondità di campo e viene indicato con la dicitura f/X, dove X è un numero.
Per un neofita però questa nomenclatura non è proprio banale: ad un valore f grande, come ad esempio f/22, corrisponde un foro del diaframma PICCOLO, invece ad un valore di f piccolo (es f/1.8) corrisponde un foto di diametro molto GRANDE.
Vi è una relazione inversa tra attuali dimensioni del foro ed il numero con cui esso viene indicato.
Se vuoi approfondire il concetto di diaframma, puoi leggere l’articolo dedicato dove viene trattato in maniera esaustiva.
Regole di composizione, ok fino ad un certo punto
Quando uno inizia il proprio percorso fotografico viene inondato di concetti e regole sulla composizione fotografica e molto spesso si sente in dovere di utilizzarle. Questo essere imprigionato in regole e dogmi fotografici non è sempre un bene.
Per carità, queste regole esistono perchè funzionano nella maggior parte dei casi e permettono di ottenere un buon risultato, ma non sempre.
Mi è capitato di perdere addirittura delle occasioni per fare delle foto perchè cercavo a tutti i costi di riproporre talune regole senza riuscirvici e questo è stato davvero un peccato.
Il mio consiglio è quello di studiare queste regole, se puoi cerca di metterle in pratica ma senza impazzire! Molto spesso lo scatto particolare avviene proprio perchè si decide di “rompere” una regola ed il risultato è fuori dall’usuale e dall’ordinario.
Quindi gioca, sperimenta e sentiti libero di provare di tutto, senza porti limitazioni imposte da qualche manuale che hai letto.
Lo spauracchio della diffrazione
Tornando a parlare di diaframma capita spesso di sentir parlare di diffrazione, ovvere un fenomeno ottico di degrado della qualità di immagine che si ha quando si utilizzano diaframmi molto chiusi (fori più piccoli di f/16 solitamente).
Che vi sia un degrado qualitativo è innegabile, dopotutto si tratta di fisica, ma questa perdita di qualità molto spesso è quasi invisibile! Soltanto con ingrandimenti delle immagini molto spinti oppure stampe di grandissima dimensione riescono ad evidenziare il problema.
In linea generale è bene cercare di evitare di introdurre diffrazione nelle nostre immagini, ma sentiamoci liberi di infrangere anche questa regola se la situazione lo richiede! Decisamente è meglio avere una foto di qualità leggermente inferiore rispetto a non averla del tutto!
Ci possono essere casi in cui si deve per forza scattare una foto con diaframmi molto chiusi per ridurre la luce in ingresso nella nostra fotocamera, pena il dover buttare via una foto. In tutti questi casi scatta comunque, valuterai poi successivamente se il degrado per te è accettabile oppure no.
L'attrezzatura conta davvero poco
Uno degli errori più comuni per i neofiti è quello di attribuire all’attrezzatura fotografica troppa importanza. Molto spesso la si usa come alibi per la scarsa qualità delle nostre foto.
In realtà la colpa, se di colpa si può parlare, è da attribuire alla poca esperienza, scarsa conoscenza tecnica e compositiva di noi fotografi.
Agli inizi è capitato anche a me di dire la famosa frase ” ah, ma tanto ho solo attrezzatura entry level poco costosa e di più non posso fare”. ERRORE
Ci sono pochissimi generi fotografici dove l’attrezzatura specifica è indispensabile. Si pensi ad esempio ad un telescopio per fotografare i pianeti oppure ad uno scafandro di protezione per la fotografia subacquea. Nella fotografia “normale” basta davvero una macchina fotografica ed una lente anche mediocre per ottenere ottimi risultati. Si deve studiare e fare tanta pratica, come anche allenare il proprio occhio fotografico e con questo i risultati arriveranno per tutti.
Lenti migliori vs lenti tuttofare
Strettamente correlato col punto precedente c’è la smania da parte del fotografo neofita di comprare l’attrezzatura migliore possibile nella speranza di fare foto migliori. Questo ovviamente non succede perchè sono lo studio e l’esperienza a farti diventare un fotografo migliore e non l’attrezzatura! Ne parlo in maniera più specifica in questo video sul canale youtube.
Il mio spassionato consiglio per chi è agli inizi è quello di non comprare subito tutte le possibili migliori lenti di qualità eccelsa senza nemmeno sapere se le useremo e se fanno per noi. Conviene utilizzare delle lenti tuttofare, con molta escursione focale oppure direttamente le lenti zoom che danno in kit con la fotocamera. Queste lenti non sono certo le migliori in termini di qualità, ma ci permettono di sperimentare tanto e capire quali sono le lunghezze focali a noi più congeniali.
Quando avrai capito cosa ti piace fotografare maggiormente e quali millimetri utilizzi di più, ecco che a quel punto varrà la pena investire in una lente specifica e di qualità migliore.
I corsi base servono a poco
Tipicamente un neofita si lancia a capofitto sui cosiddetti “corsi base /avanzati” di fotografia. Questi sono un modo per spendere pochissimo ed iniziare a prendere confidenza con la fotografia ma trovo che abbiano molti più svantaggi che vantaggi:
- Sono classi numerosissime
- Si è poco seguiti
- Si tratta un programma fisso con argomenti di cui non ti importa nulla
- Molto spesso il programma è troppo vasto e condensato in poco tempo per risultare efficace
Se oggi potessi tornare indietro farei assolutamente della formazione individuale con un insegnante completamente dedicato a me! in questa maniera occorrono molte meno ore dei corsi collettivi (6-8 ore vs le 14-16 ore dei corsi collettivi) perchè l’insegnante si occuperà unicamente di te e tratterà un programma costruito sulle tue esigenze ed interessi. Niente più parlare della storia della fotografia di 100 anni fa di cui si può tranquillamente leggere un libro seduti sul divano!
Successivamente i corsi avanzati reputo non siano il modo giusto per proseguire il proprio percorso fotografico. Trovo sia molto meglio fare della formazione specialistica con lezioni/corsi direttamente da esperti del genere fotografico in cui vogliamo migliorare. Non esistono tuttologi in fotografia, o meglio, quelli che si spacciano di esserlo sono da evitare come la peste!
- Ti interessa principalmente fare ritratti? rivolgiti ad un fotografo specializzato in ritrattistica
- Ami fare reportage e street photography? cerca lo specialista di street!
- Sei un appassionato della natura e di paesaggi? rivolgiti ad un fotografo paesaggista (se ti interessano lezioni su questo genere o semplicemente vuoi scambiare due chiacchiere non esitare a contattarmi)
L’esperto potrà trasmetterti la sua esperienza maturata nel corso di anni e di innumerevoli tentativi ed errori, e questo è davvero il modo migliore e più efficace per velocizzare e migliorare l’apprendimento.
Una soluzione più economica per iniziare il percorso formativo può essere quella di comprare dei manuali di fotografia oppure delle schede didattiche. In questa maniera avrai a disposizione tutta la teoria necessaria che potrai studiare secondo il tuo interesse e, soprattutto, secondo i tuoi ritmi, senza fretta o impegni in classe.
Allenare l'occhio fotografico
Il senso estetico e vedere d’istinto una buona composizione fotografica è un dono davvero raro! Ci sono persone che lo hanno innato ed altre invece che lo devono sviluppare con l’allenamento.
Io sono assolutamente nel secondo gruppo e posso dirti che è una cosa possibile, ma richiede tempo, studio ed esperienza. Non ci sono scorciatoie!
Il modo migliore per farlo è osservare ed imitare altri fotografi o artisti. Iniziare a guardare alle opere di altri con occhio critico, non soffermandoci solo sul soggetto in se ma anche su come è stato ripreso e realizzato. Un ottimo modo è quello di leggere dei manuali di composizione. In questi libri gli autori hanno condensato tutta la loro esperienza e portano esempi utili per comprendere i concetti e farli propri. A questo link puoi trovare una serie di letture fotografiche che reputo molto illuminanti ed adatte ad iniziare a sviluppare ed allenare il proprio occhio fotografico.
Scrivi dei diari di viaggio
Questo consiglio riguarda la fotografia paesaggistica e di viaggio che è il genere fotografico che pratico principalmente.
Viaggiare è meraviglioso, scoprire nuove culture, persone e vedere posti bellissimi ma tutto questo è difficile da condensare solamente nelle nostre fotografie. Mi capita a distanza di anni di riguardare foto di qualche viaggio fatto in passato e pian piano i ricordi di quelle esperienze affievoliscono e rimane unicamente la foto fatta.
Questo è davvero un peccato, e per questo che ti consiglio di scrivere sempre un diario di viaggio!
Bastano pochi minuti al giorno mentre sei in viaggio, dove puoi annotarti le esperienze e le tua sensazioni su quello che hai scoperto di nuovo. Questa lettura, unita alle tue immagini scattate, sarà un ricordo molto più vivido per il futuro. Sarà bellissimo a distanza di anni rivedere le fotografie e leggere esattamente cosa hai fatto e come ti sei sentito in quel momento!
Trova il bello in ogni cosa, anche vicino a casa
Tutti vorrebbero viaggiare per il mondo e vedere posti esotici e meraviglie quasi inaccessibili ma non sempre questo è possibile.
Dobbiamo imparare a goderci anche ciò che ci circonda ed imparare a trovare il bello anche nel luogo in cui viviamo. Per farlo occorre sicuramente allenare il nostro occhio fotografico che sarà fondamentale nell’aiutarci a capire cosa può essere fotogenico se opportunamente isolato e cosa no.
Per farti un esempio la fotografia qui sotto è stata scattata in una zona industriale in provincia di Modena. Si esatto, una zona industriale! La fotografia mostra solamente quello che il fotografo ha voluto mostrare, ed in questo caso ho evidenziato l’aspetto bucolico che ho trovato in un piccolo campo circondato da fabbriche.
Con un po’ di buona volontà ed esperienza saremo in grado di fare bellissime foto anche nei nostri paraggi, senza necessariamente dover viaggiare dall’altra parte del mondo.
Conclusioni
Abbiamo visto 10 punti che reputo importanti e avrei tanto voluto saperli quando iniziai a fotografare. Come indicato nel capitolo sulla formazione, questi fanno parte del bagaglio di esperienza che ho messo da parte con errori su errori e mi auguro che questo articolo possa aiutarti a non commetterli anche tu a correggere il tiro.
Se ancora non hai avuto l’occasione, spendi qualche minuto e visita il mio canale youtube dove pubblico video a tema fotografia!
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